Una “macroscopica reinterpretazione di un oggetto, per i prodotti di merchandising della “Mutina Ceramics and Design” denominato “box”, un XXXXXXL BOX quale contenitore del mondo Mutina”.
Lo stand infatti si presentava come una grande scatola esternamente di colore total black (con due Maxi loghi), sdraiata sul pavimento del padiglione. Essa era aperta solo su un fronte del parallelepipedo. L’interno di questa magica scatola era interamente bianco.
Arretrato rispetto all’ingresso, era disposto il bancone della reception e dei contatti con la stampa, dietro al quale era posizionata una parete di fondo, che esponeva su piani con inclinazioni alternate, atte a catturare la luce, le magnifiche ceramiche disegnate da Patricia Urquiola.
All’interno due ampi spazi consecutivi: il primo rappresentava la collezione Dechirèr, (design Urquiola) esposta attraverso composizioni alle pareti e superfici poste su cubi, dal fronte superiore inclinato; successivo, racchiuso da una superficie appena concava, solcata da una striscia verticale di libreria nera, vi era lo spazio destinato alle contrattazioni con i clienti su tavoli (design Giacobazzi) e alla consultazione dei prodotti e dei cataloghi delle collezioni.
Il cielino nella sua leggerezza è stato realizzato con sfere bianche, diametro 60 cm, accostate l’una all’altra in memoria della purezza formale e dei palloncini aerei che volano verso l’alto.
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