Architect / Silvia Giacobazzi

Seravezza Forte dei Marmi

Architettura Residenziale

I 2 fabbricati principali erano adibiti a residenza e a magazzino; il più piccolo al ricovero di materiali agricoli. Trovandosi lungo la linea gotica, il fabbricato centrale venne bombardato nel 1943 e conseguentemente parzialmente demolito. I restanti fabbricati mantennero la loro vocazione rurale fino al secondo dopo guerra quando, vennero riutilizzati uno per la residenza del custode della cava attigua e l’altro, il basso servizio, come laboratorio per la lavorazione del marmo. Nella seconda metà del XX secolo la cava venne dismessa e nel 1980 il complesso venne abitato da uno scultore newyorkese di origine polacca, che vi rimase con la famiglia, creando le sue opere nel laboratorio fino al 2011, quando incominciarono i lavori di restauro, di ampliamento e di ricostruzione del rudere abbattuto durante la seconda guerra mondiale.

L’intervento di recupero restituisce il fascino e la ricomposizione dell’originario nucleo insediativo attraverso l’impiego dei materiali e delle tecniche costruttive dell’epoca.
Il progetto è stato realizzato, come propria residenza, dall’arch. Silvia Giacobazzi e si sviluppa adagiandosi su un terreno di 2.000 mq avente configurazione ad oliva con andamento mosso su più livelli.
Interamente recintato con portici, con un’elegante piscina di 79 mq lunga 17 ml, il gazebo, 5 bassi servizi, doccia e spogliatoio esterni, il complesso è immerso nella quiete di un incantato bosco che si tinge di svariati colori nelle diverse ore del giorno e del crepuscolo.
Nella magia che si crea all’interno del bosco, ampia suggestione e ricchezza di colori è data dalla parete verticale della cava dismessa che domina l’insediamento tingendosi di sfumature ferruginose contrastanti con la macchia della conifere e delle ginestre versiliesi.
L’insieme delle scelte di arredo operate dall’architetto, come l’inserimento di opere da lei progettate, le selezioni di antiquario ed gli elementi di design quali i lavandini di Patricia Urquiola per Agape o di Paola Navone per Flaminia, caratterizza lo spazio restituendo un’atmosfera rustica, ricercata ed unica nel suo genere.
No items found.
No items found.