L’edificio che ospita l’appartamento fu costruito nel 1874, in occasione del soggiorno a Sanremo della Zarina di Russia. La visita, pianificata molto prima, come era consuetudine nel cerimoniale di corte, lasciò il tempo per importanti interventi edilizi di stile eclettico, vagamente ispirati all’architettura russa, per ospitare degnamente il seguito dell’imperatrice.
Lo stesso lungomare venne da allora chiamato “corso Imperatrice” . L’intervento presentato in queste pagine riguarda parte del piano rialzato di uno dei magnifici edifici costruiti allora, “Villa Perla”. L’attenta ristrutturazione ne ha consentito la pavimentazione originale a intarsi lignei, i soffitti a cassettone, i serramenti interni ed esterni, e le tracce di affreschi e decorazioni, apparsi durante i lavori nei sovrapporta e nelle fiancate dei vani di collegamento fra le stanze. È stata mantenuta inalterata anche la distribuzione interna dei locali principali, articolata tuttavia da un percorso soppalcato che si snoda a guisa di passerella lungo il perimetro del soggiorno. Necessariamente ancorato ai muri, ma staccato da essi di una decina di centimetri, consente di godere da più vicino dei frammenti pittorici del soffitto, e alleggerisce l’opulenza del contesto.
La passerella, rivestita lungo i lati di pietra di Vicenza trattata, conduce a una camera con bagno, generalmente destinata agli ospiti, mentre al piano terreno si trovano la zona giorno, con salotto, pranzo, cucina e doppi servizi e al camera padronale.
I materiali utilizzati – pietra arenaria nei bagni e nella cucina, intonachino in pasta colorata sulle pareti, stucchi veneziano, mosaico e legno wengè –suggeriscono la volontà di rispettare la ricchezza delle finiture preesistenti, armoniosamente rapportate e inserite nel contesto di un vivere più attuale.
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